Racconti

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Il Ponte dell’Arcobaleno

ponte arcobalenpUn’antica leggenda degli Indiani d’America recita: “Tra la terra e il cielo esiste un ponte chiamato “Ponte Arcobaleno” per i bellissimi colori da cui è formato.
Quando un animale muore, specialmente se in vita è, stato molto amato da una persona qui sulla Terra, va in un luogo che si trova all’inizio di questo ponte.
È un posto bellissimo, dove l’erba è sempre fresca e profumata, i ruscelli scorrono tra colline ed alberi ed i nostri amici pelosi possono correre e giocare insieme. Trovano sempre il loro cibo preferito, l’acqua fresca per dissetarsi ed il sole splendente per riscaldarsi, e così i nostri cari amici sono felici: se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù, se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti.
In questo luogo gli animali che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa: sentono molto la mancanza della persona speciale che li ha amati sulla Terra.
Così accade di vedere che, durante il gioco, qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina; tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano e le sue zampe iniziano la grande corsa: tu sei stato visto, e quando incontri il tuo amico speciale, lo stringi tra le braccia con grande gioia, il tuo viso è baciato ancora e ancora, le tue mani accarezzano di nuovo la sua testa amata ed i tuoi occhi incontrano i suoi, sinceri, che tanto ti hanno cercato. Il tuo amico speciale, andato via da così tanto tempo dalla tua vita, ma mai assente dal tuo cuore. Adesso, insieme, potrete attraversare il Ponte dell’Arcobaleno per non lasciarvi mai più”.

Questa pagina è dedicata ai mici che adesso corrono felici sul Ponte dell’Arcobaleno…

Ciao Piccola Puffetta….

PuffettaCiao Puffetta,
la notizia è arrivata così all’improvviso, a gelare ancor di più questo freddo pomeriggio di Febbraio. La notizia è arrivata per telefono, mentre eravamo con gli altri a raccogliere cibo e offerte per te e per tutti i gatti dell’Oasi. E pensare che domenica scorsa, mentre ero rimasto solo ad aspettare che terminasse l’orario di apertura, avevo passato un po’ di tempo con te, nella gabbia in cui eri stata messa per riprenderti dalla tua malattia, ad accarezzarti e coccolarti mentre tu ti strusciavi e facevi le fusa contenta. E con gioia ti avevo fatta conoscere a quelle due persone che erano venute in cerca di un micetto da adottare, sperando in cuor mio che tu potessi trovare una casa calda e accogliente e tanto affetto.
Ora sei volata anche tu al ponte dell’arcobaleno e puoi correre felice insieme a tanti altri mici che sono là, in attesa che chi li ha tanto amati in questa vita li raggiunga per attraversare insieme il ponte e non lasciarsi mai più. Già, ma chi potrai attendere tu, che nei pochi mesi della tua breve vita non avuto la fortuna di avere una casa e una famiglia tutta tua? Aspettaci, Puffetta, aspetta tutti noi che ti abbiamo dato il nostro amore e a cui hai dato il tuo amore, anche solo per pochi minuti o per poche carezze.

Emilio (7/02/2015)